Infatti il giorno più corto è in realtà il 21 o 22 dicembre, ovvero coincide con il solstizio d’inverno, perché è in effetti il giorno con minori ore con luce.
Ma allora come è nato tale detto popolare?
Ecco i retroscena. Prima della riforma del calendario operata dal papa Gregorio XIII nel 1582, era in vigore ancora il calendario “giuliano” ovvero il calendario giuliano, ovvero il calendario introdotto da Giulio Cesare nel lontano 46 a.C.. Il calendario giuliano fissava la durata dell’anno solare in 365 giorni e 6 ore, le quali venivano recuperate ogni 4 anni con l’aggiunta del 29 febbraio.
Il problema però era che l’effettiva durata dell’anno solare è di 365 giorni e 6 ore, bensì di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi, il che significava uno sfasamento di oltre 40 minuti ogni 4 anni tra il calendario effettivo solare e il calendario civile.